Camminare all’interno di Nine Silenced Rooms significa esplorare un non-luogo apparentemente reale, cercare di decifrarne i suoi contenuti esistenziali, lasciarsi suggestionare dalle bocche-video disseminate lungo il percorso che, come silenziose guide, sono presenti in ogni stanza. In Nine Silenced Rooms il senso di meraviglia infantile si risveglia, affronta le inquietudini dei nostri giorni e dà origine a contrasti visivi da decifrare ed esplorare.

“Il risultato è un labirinto di stanze surreali e angoscianti cariche di metafore e concetti che muovono dalle esperienze dell’artista, dalle inquietudini dei nostri giorni, ma si prestano ad infinite soggettive interpretazioni. Cervini abbandona l’idea di trasmettere un concetto univoco ed inizia una ricerca del senso di meraviglia, di interazione con lo spettatore. Viaggiando fra le stanze, assimilabili ai luoghi reconditi del nostro inconscio, il visitatore ritrova lo stupore infantile di bambino su una giostra, fra gioia, disagio e voglia di esplorare.” (Chiara Iemmi, Amnios)