“E’ un mondo ovattato, fatto di sensazioni, pensieri e paranoie quello di Luca Cervini. Come un liquido
amniotico l’acqua avvolge i suoi palchi sommersi, isolandoli dal resto dell’universo, dalla convulsa routine
dell’uomo moderno.
Osservando questi scenari bui ci sentiamo sperduti, irrequieti, ma al tempo stesso
percepiamo una piacevole sensazione di intimità, […] che ci consente
libertà di movimento all’interno delle profondità del nostro io.”
(Chiara Iemmi, Amnios)